“Oltre agli aspetti giudiziari, il caso Pignalberi sollevato dal programma televisivo “Le Iene”, alimenta anche un caso politico nel nostro paese”; è quanto si legge in una nota inviata a questa redazione dalla sezione di Fratelli d’Italia Piglio coordinata da Claudia Ambrosetti. Nota, che, di seguito, riportiamo in forma integrale e senza modifiche:
“In molti paesi – è scritto nella nota – hanno manifestato perplessità, sulla presenza nelle varie campagne elettorali di Pignalberi e dei sui candidati. Il discusso personaggio, (oggi agli arresti domiciliari…) durante la scorsa campagna elettorale è stato troppo presente al fianco e nelle scelte del candidato sindaco Tommaso Cittadini, tantoché la maggior parte dei membri della lista civica, in più occasioni manifestarono dubbi sulla moralità e le azioni del discusso personaggio, azioni riferite dai presunti truffati“.
“Rimostranze inascoltate e redarguite con fermezza dal sig. Cittadini, il quale ribadiva con tenacia la volontà di avere nel comitato elettorale di “Obiettivo Comune” Pignalberi e ne difendeva la presenza a spada tratta. Al termine della tornata elettorale con altri quattro candidati della lista civica “Obiettivo Comune”, decidemmo di aprire un circolo di Fratelli d’Italia, all’inaugurazione non invitammo volontariamente Pignalberi, dal quale avevamo già preso le distanze durante il periodo elettorale”.
“Questa decisione lo portò a farci telefonate, per lamentare un’ipotetica mancanza di rispetto e minacciò di rivolgersi al responsabile provinciale e regionale; la cosa comunque non ci destò preoccupazione“.
“Dopo un mese, come primo atto del nostro circolo, facemmo una “dichiarazione di disconoscimento del suo patto federativo sul nostro territorio” (sulla nostra pagina Facebook)”.
“A seguito della nostra presa di posizione, Pignalberi Fabrizio, attraverso svariati articoli sulla stampa locale e sui suoi blog personali spacciati per testate giornalistiche, ribadiva che attraverso il suo patto federativo era titolato a parlare e a decidere in merito alle dinamiche e le decisioni del circolo e dichiarava che PIÙ ITALIA / FDI avevano un rappresentante in consiglio comunale ed era il suo dirigente Tommaso Cittadini“.
Tale dichiarazione ad oggi non è stata smentita, né dal capogruppo di “Obiettivo Comune” Roberto Neccia, né tantomeno da Tommaso Cittadini.
Durante questi anni, il presidente di Più Italia, non risparmiava neanche messaggi e telefonate alle utenze di alcuni membri e simpatizzanti del circolo, aventi la sola colpa di essere stati candidati, contro i quali il pittoresco “politico” accusandoli “attacchi politici”.
Messaggi che confermerebbero che il Pignalberi possa decidere in merito alle dimissioni dalla carica di Consigliere di Tommaso Cittadini.
Inoltre produceva svariate denunce nei confronti dei componenti del direttivo per i post della nostra pagina nei quali si sentiva preso in esame, ma che nulla avevano a che fare con la sua persona.
Alla luce di quanto esposto e non avendo nessuno smentito le dichiarazioni di Pignalberi e dagli atteggiamenti dello stesso, è
lecito presumere che vi sia un accordo politico tra Obiettivo Comune e Più Italia taciuto ai pigliesi, molti dei quali in questi due anni circa di mandato sono stupiti dall’immobilismo della minoranza.
Ma questa è un’altra questione, la stessa che ci ha spinto ad allontanarci dalla lista civica di “Obiettivo Comune” e a riunirci in un circolo politico, per evitare di dover affrontare una minoranza assente che sin dall’insediamento non ha nascosto la volontà di non essere d’intralcio ai lavori della maggioranza con “un’opposizione collaboratoriva” per non alterare equilibri anche familiari o amicali.