Anagni è tra i Comuni diffidati dalla prefettura di Frosinone per non avere approvato il conto consuntivo relativo allo scorso anno; il termine è scaduto il 31 maggio scorso, per cui sono stati concessi altri 20 giorni, a partire dalla data di ricezione della comunicazione prefettizia, per l’adozione della deliberazione di approvazione del rendiconto di gestione 2020.
Un evidente e tangibile segno di improvvisazione e incapacità politica, secondo Vittorio Save Sardaro, storico esponente della Sinistra anagnina:
“Non si dia la scusa al Covid o alla burocrazia, sono tanti i Comuni che hanno già provveduto all’adozione di tale importante provvedimento – scrive Save Sardaro sulla sua bacheca di Facebook – il Comune di Anagni si conferma invece come dormiente: è dovuto intervenire il Prefetto a ricordare le scadenze, svegliando il Sindaco dal lungo sonno che contraddistingue la sua amministrazione. A prescindere dal merito del consuntivo, che sarà approfondito quando sarà convocato il consiglio, un primo giudizio già possiamo darlo: quello di una amministrazione ritardataria. Un metodo di lavoro che ha fatto perdere molti treni ed altri ne farà perdere in futuro”.
Un duro ammonimento arriva pure da Valeriano Tasca (Casapound) che scrive: “incredibile ma vero. Il Comune di Anagni rischia lo scioglimento perché ancora non si è approvato il rendiconto del 2020. E meno male che dopo il cambio di assessore al Bilancio tutto doveva andare meglio. Siamo stati diffidati da Sua Eccellenza il Prefetto di Frosinone che nelle nota afferma esserci una “perdurante crisi gestionale”. Assurdo. Qualcuno ora deve preparare le dimissioni”.
Dal canto suo, l’avv. Daniele Natalia, sindaco di Anagni prova a gettare acqua sul fuoco: “il Comune di Anagni non è il solo ente a non aver ancora provveduto ad approvare tale documento contabile; contiamo di farlo entro pochi giorni”.