Negli ultimi giorni, si sono moltiplicate le segnalazioni a questo giornale da parte dei nostri lettori riguardanti l’abbandono di guanti e mascherine usati come protezione da Covid19 ovunque nel territorio provinciale, in particolare per strada, sui marciapiedi, nei parcheggi dei supermercati, vicino alle farmacie o nei pressi dei pochi esercizi commerciali aperti. Nel bel mezzo di una crisi sanitaria, purtroppo sono in molti – infatti – quelli che si lasciano andare a comportamenti incivili e inaccettabili. E tutto questo non è più tollerabile.
Innanzitutto il rischio è quello di un danno ambientale visto che parliamo di dispositivi realizzati in fibre di polipropilene o poliestere, cioè plastica, oppure in lattice, in nitrile, Pvc e in altri materiali sintetici. Questi materiali infatti, ora situati a bordo delle strade o presso cespugli e aiuole, alla prima pioggia rischiano di finire nei reticoli idrografici superficiali o tombinati per poi arrivare direttamente in mare, danneggiando così in modo irreversibile il nostro ecosistema.
“Credo che in questo momento di emergenza sia doveroso pensare al prossimo e alla salvaguardia dell’Ambiente – ha osservato Nicola Ciervo, del gruppo Fare Verde di Piglio – mascherine e guanti dopo l’utilizzo non devono essere dispersi nell’ambiente in quanto questi dispositivi, lasciati e abbandonati lungo le strade e in aree verdi, oltre ad inquinare l’ambiente, provocano rischi anche sanitari, per cui sarebbe opportuno smaltirli in casa come rifiuto indifferenziato usando due sacchetti uno dentro l’altro. Adesso che sono ancora in vigore le limitazioni per le uscite il problema non esiste, ma quando inizierà la “fase 2”, il 4 maggio, lo smaltimento delle mascherine e dei guanti sarà serio ed oneroso più di quello della plastica”.
“Da ogni parte i nostri volontari segnalano episodi del genere in tutta Italia – dichiara Francesco Greco, Presidente Nazionale di Fare Verde – addirittura mascherine sono state rinvenute in mare, ripercorrendo il triste fenomeno, già verificato con “Il Mare d’Inverno”, della plastica trasportata dalle città in mare aperto. Fare Verde invita i cittadini a non gettare a terra le protezioni personali e a conferire mascherine e guanti, secondo le indicazioni diffuse dagli enti preposti, nel sacco dell’indifferenziato. Anche nei prossimi mesi, per affrontare l’emergenza Covid-19, ci vorranno milioni di mascherine e guanti, una “montagna” di rifiuti “usa e getta” che dovrà essere gestita responsabilmente da cittadini ed amministrazioni”.
Inoltre, “Fare Verde chiede alle Autorità di intervenire per cercare di gestire e ridurre il rifiuto ’usa e getta’ connesso alla prevenzione del Covid-19, ad esempio mediante la sterilizzazione delle mascherine per riutilizzarle. A tal fine Fare Verde ha scritto al Ministro dell’Ambiente chiedendo, con particolare riferimento alle mascherine che saranno prodotte dallo Stato, come comunicato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio, Conte, di studiare la possibilità di lavare e sterilizzare le mascherine usate, affinché siano riutilizzabili e, quindi, ridurre l’impatto ambientale della pandemia”.
si ringrazia il sig. Giorgio Alessandro Pacetti per la collaborazione resa per la stesura di questo articolo; per le foto ringraziamo invece il sig. Domenico D’Ercole