“L’Italia ha tanti ospedali che hanno piani chiusi, per via di accorpamenti che sono stati fatti con il ridimensionamento sanitario. Riaprire questi reparti sarebbe l’ipotesi più praticabile e veloce in caso di bisogno”; è l’auspicio di Angelo Borrelli, commissario per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, condiviso – tra l’altro – dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. “Usiamo gli ospedali che abbiamo”, ha affermato Sileri che conferma la sua perplessità all’idea di creare strutture ad hoc per affrontare l’emergenza coronavirus. Le parole di Borrelli e di Sileri hanno riacceso la speranza in quanti ancora al recupero della struttura, un tempo adibita a nosocomio funzionale e riconosciuto, di via Onorato Capo. Il numero sempre maggiore di contagiati in Italia (ad oggi, lunedì 2 marzo, sono 1835, tra cui anche una donna di Fiuggi) confermano quello che da giorni ripetono gli esperti e che anche oggi ha sottolineato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro: “i prossimi giorni saranno fondamentali per capire se le misure adottate sono davvero in grado di fermare il contagio o se, viceversa, ne serviranno di nuove e ancora più stringenti”.
Borrelli però conferma pure che sono preparati anche allo scenario successivo. «Se dovesse esserci l’emergenza siamo pronti a gestire anche con le strutture temporanee», ha spiegato. Nei piani della Protezione civile c’è comunque anche la possibilità di costruire ospedali da campo all’esterno delle strutture sanitarie già operative. Una fase due che è prevista dalle simulazioni ma per il momento non è ancora sul tavolo così come, aggiunge Borrelli l’eventuale «censimento di chiunque entri ed esca dall’Italia».
Coronavirus, contagi saliti in maniera vertiginosa negli ultimi giorni. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli non esclude la riapertura di strutture ospedaliere che erano state soppresse: Anagni torna a sperare nella riattivazione dell’ex nosocomio di via Onorato Capo
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