La Lega Ferentino in prima linea nel percorso di inserimento, integrazione ed inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva e motoria, e di quelle con differenze della condizione personale, di genere, di provenienza geografica e di appartenenza sociale. Nella seduta di consiglio comunale che si è tenuta ieri pomeriggio, infatti, la proposta del partito rappresentato in assise dal capogruppo Maurizio Berretta è stata approvata la proposta, formalizzata dalla Lega Ferentino, focalizzata su concetti di politiche inclusive ed integrative per i soggetti disabili, attraverso un percorso sia di natura pedagogica che normativo-istituzionale.
“In concreto – spiega il consigliere Berretta – le nostre proposte più importanti approvate sono quelle relative allo spostamento del centro diurno per persone diversamente abili “Luca Malancona” e dell’annesso Centro Anziani dall’attuale sede nel seminterrato dell’ex mattatoio comunale al sito di Villa Gasbarra, luogo idoneo a diverse e nuove attività inclusive, dotato anche di spazi esterni per attività all’aperto e frequentato giornalmente da persone comuni normodotate. Un sito, quello di Villa Gasbarra, “alla luce del sole” e non in “angusti” locali senza adeguati spazi come quelli dell’ex mattatoio”. Secondo Berretta, la sede dell’ex mattatoio potrebbe essere reimpiegata per ospitare “tutte le altre tipologie di associazioni, culturali, ambientalistiche, ecc., attuando il regime di pari dignità e lo stesso trattamento economico per l’associazionismo locale che si occupa di persone con disabilità”. Tra le altre proposte della Lega Ferentino, c’è quella di adeguare le strutture sportive comunali alla pratica delle attività sportive anche per atleti diversamente abili – “oggi off limits”, spiega Berretta – e di chiedere il potenziamento in seno alla Casa della Salute dei servizi di psicomotricità, logopedia e fisioterapia, nonché dei servizi attinenti, “oltre, chiaramente, alla realizzazione e all’accessibilità vera dei parchi giochi inclusivi, all’approvazione dei piani di abbattimento delle barriere architettoniche, al favorire iniziative d’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità intellettiva ed a “scovare” e dare soluzione a tutti quei casi di “solitudine” all’interno delle mura casalinghe. Solo una volta che tutto questo sarà portato a termine – conclude Berretta – potremo parlare di Ferentino come di una città veramente inclusiva“.