“Un gesto sconsiderato e sacrilego, un atto vandalico gratuito e non giustificabile in alcun caso”: commenta così il sindaco di Sgurgola prof. Antonio Corsi la distruzione dell’antica statua di San Leonardo che fino a pochi giorni fa era ospitata nell’eremo abbarbicato tra i monti Lepini a 650 metri sul livello del mare che prendeva appunto il nome dal santo di Noblac, dal nome della città in cui, nel 545, morì.
A rinvenire in mille pezzi la statua del santo, patrono del paese e molto venerato dagli stessi sgurgolani, in un luogo poco distante dall’eremo in cui era custodita, sono stati alcuni avventori della montagna che hanno subito comunicato quanto accaduto al primo cittadino. Sul posto, nel momento in cui scriviamo (ore 11.35) sono presenti i Carabinieri della Stazione di Sgurgola coordinati dal mar. Gaetano Sodano.
Leonardo, abate francese, visse da eremita gran parte della vita; è considerato santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Nel Medioevo fu uno dei santi più venerati in Europa, la memoria liturgica ricorre il 6 novembre.
Questa sera, alle ore 17.15, il sindaco di Sgurgola prof. Antonio Corsi si recherà personalmente in caserma per sporgere formalmente denuncia di quanto accaduto.