“Da un parlamentare della Repubblica italiana ci si aspetta ben altro contributo alla risoluzione dei problemi di un territorio, non certamente una confusa ed erronea ricostruzione di una serie di fatti, forse suggeritagli da qualcuno che, pur dichiarando amore per Ferentino, poi si adopera per far passare messaggi opposti. Non stupisce, dunque, che l’intervento dell’onorevole Gerardi, traballante nei contenuti e nella forma, sia stato troncato dalla stessa aula della Camera, bollato come esempio lampante di quella politica che non produce alcun risultato e che fa rimpiangere ogni giorno il passato”.
A parlare così è il sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, che aggiunge: “Dell’onorevole, in questi due anni di permanenza a palazzo Montecitorio, un tempo alquanto importante per produrre risultati, si fa fatica a ricordare un solo provvedimento utile, non soltanto per Ferentino, ma per l’intera provincia di Frosinone. Anzi, mettiamo in discussione anche il fatto che conosca veramente la nostra città. Sicuramente i cittadini non conoscono lei perché non ha fatto nulla per farsi apprezzare. Se conoscesse veramente Ferentino e i fatti di cui parla, dovrebbe sapere che l’accusa di infiltrazioni mafiose è caduta: dunque, chieda scusa alla città. Una parola semplice, un gesto facile, che non ha bisogno né di conoscenze né di arte oratoria. Ferentino è altro ed è ora di dire basta a questo sciacallaggio, che non fa onore a coloro che se ne rendono protagonisti, soprattutto se sono rappresentanti delle istituzioni”.
“Come presidente della Provincia di Frosinone, – conclude Pompeo – all’indomani dell’insediamento dell’attuale legislatura ho auspicato un dialogo costante tra gli eletti e il territorio, al fine di portare nei luoghi dove si decide le istanze dei nostri cittadini. Abbiamo convocato incontri, richiesto progetti, sollecitato soluzioni. Dalla Gerardi ancora stiamo aspettando non solo risposte, ma anche presenza. Come ha dimostrato l’Emilia Romagna domenica, il tempo dell’inganno sta finendo”.
Alle parole del primo cittadino di Ferentino Antonio Pompeo hanno fatto eco quelle dell’agguerrito consigliere comunale della Lega Maurizio Berretta. Eccole, qui pubblicate integralmente: “preoccupante il livore e l’astio nei confronti di un Parlamentare della Repubblica Italiana, l’on. Francesca Gerardi, ed anche le tante allusioni… Nelle dichiarazioni del sindaco di Ferentino Antonio Pompeo traspare più una difesa all’immagine personale che degli interessi veri e propri della Città di Ferentino. Ieri, addirittura, nel confronto a distanza, si avvicinava la nostra cittadina a Bibbiano, ovviamente per fatti e accadimenti diversi, ma con un filo conduttore comune, e dal Sindaco non una parola di chiarimento o condanna.
Lo stesso si dovrebbe preoccupare che con il suo avvento da Sindaco, troppo spesso in città abbiamo ospiti inusuali, come ad esempio la Direzione Distrettuale Antimafia, e tante sono le indagini ed i processi di natura penale che coinvolgono i suoi “strettissimi” sostenitori e collaboratori.
Che fino ad oggi è stato incapace di tutelare e difendere la Città di Ferentino, mantenendo un atteggiamento simile “agli struzzi che infilano la testa sotto la sabbia”. In un suo classico atteggiamento arrogante e lontano dal “bon ton” istituzionale, richiama una Parlamentare, eletta nel territorio, ad una più proficua partecipazione, quando invece sei mesi fa, dal Salone di Rappresentanza del Palazzo della Provincia “cacciava” la stessa in malo modo, e per di più durante all’inizio dei lavori di trattazione di temi di natura ambientale collegati alla SAF.
Sindaco, questo atteggiamento infantile, sterile e puerile lo lasciamo al suo modo di fare, a noi interessa tutelare i nostri Concittadini; ci dica piuttosto della sua omertà sulla questione cimitero, ci faccia sapere come restituirà i 650 mila euro “sfilati” dalle tasche dei cittadini nella compravendita dei loculi inesistenti, perché ha nascosto la notizia per più di un anno della somma totale incassata? Perché non è intervenuto quando quel progetto è stato respinto per ben 4 – 5 volte e nel contempo i Cittadini continuavano ad acquistare un qualcosa di inesistente? Perché non dice a quei Cittadini che la polizza fidejussoria non garantisce quelle somme? Perché ha permesso tutto cio’? O forse è cosciente che le elezioni comunali le ha vinte non proprio nella trasparenza e lealtà consona al momento, incassando liste elettorali a sostegno con i relativi voti, da coloro che sono coinvolti in tutte queste vicende. Il rispetto dei nostri cari defunti e del luogo dove riposano in pace è per noi sacrosanto, e non permetteremo che venga ulteriormente violentato da questo vostro modo di fare. Una cosa è certa, non ci sarà “tappetto che possa coprire la polvere che Lei e la sua maggioranza tendete puntualmente a nascondere”, e non ci sottraiamo al confronto chiaro, trasparente e diretto, anche se talvolta lo stesso è impari, non di certo per causa nostra…”